L'emergenza sanitaria covid-19 ha improvvisamente cambiato il mondo e la nostra vita personale. Questo piccolo volume affronta la crisi generata dalla pandemia di coronavirus. I contributi raccolti sono firmati da: Mark-David Janus; Thomás Halik; Walter Kasper; George Augustin; Kurt Koch; Bruno Forte. Gli autori, partendo dalla loro esperienza personale, raccontano la loro esperienza esistenziale e di fede vissuta nelle ultime settimane e negli ultimi mesi.
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Chi si avvia a formare una famiglia custodisce sempre in sé l'aspirazione, il desiderio che la vita coniugale e familiare sia fonte e motivo di benessere, sicurezza, e una stabile gioia: accresciuta poi dalla presenza dei figli. Prendendo spunto dalla Amoris laetitia l'autore riflette sui vari stimoli che questa Esortazione di papa Francesco offre alla coppia sul tema e gli «ingredienti» necessari perché l'uomo e la donna che decidono di intraprendere questa via possano raggiungere un esito felice della loro vita insieme, a dispetto di tutte le esperienze che possono far vacillare la loro unione e mettere in crisi il loro ideale. Piccoli, semplici ma concreti suggerimenti per chi intende fondare una famiglia cristiana.
Il Padre nostro è di gran lunga la preghiera più preziosa dei cristiani perché risale a Gesù stesso. Walter Kasper, teologo di fama mondiale, dischiude i segreti della preghiera del Signore. E lo fa in tre modi: prima di tutto, la comprende alla luce della tradizione ebraica, perché ogni frase si colloca nel solco della tradizione del giudaismo e denota dei parallelismi con la preghiera della sinagoga. In secondo luogo, l'oratio dominica viene interpretata a partire dal messaggio complessivo di Gesù - e in effetti fin dagli inizi è stata interpretata nella chiesa come una sintesi di tutto il vangelo. In terzo luogo, kasper sottolinea che Gesù ha lasciato ai suoi discepoli non solo le parole di una preghiera da recitare, ma anche una promessa: come preghiera nello Spirito, il Padre nostro intende accompagnarci proprio nella vita attuale. E, in definitiva, rinnovare il potere originario della preghiera del Signore, con tutta la sua forza rivoluzionaria, è lo scopo ultimo di questo libro.
Siamo creati per la gioia. Eppure a volte una pesantezza ci trascina verso il basso, la paura che ci serra il cuore in una tenaglia. Ammettiamolo: siamo sempre più arrabbiati, risentiti, incattiviti, siamo sospettosi e prevenuti. Sia come singoli individui, sia come chiesa e come società civile, cediamo alla tentazione di assumere questi atteggiamenti negativi, che possono avere molte cause: la globalizzazione, la crisi economica, l'avvelenamento della terra, il riscaldamento globale, i fenomeni migratori mondiali...
I campioni della fede biblica - da Abramo e Sara fino a Gesù, «il testimone fedele» - disegnano però una traccia luminosa di speranza e di gioia attraverso la storia. Per noi cristiani la gioia è al tempo stesso frutto della conversione e dono della grazia. Apre il cuore alla bellezza e ai doni della creazione, alla comunione e all'amore, ma anche a Dio stesso, che in Gesù si è avvicinato agli uomini come amico.
Da qui nasce un magistrale invito alla gioia: Kasper fa sua - e propone a noi, quasi a volerci contagiare - la risposta della fede alla domanda sul senso dell'esistere.
«Il dramma della situazione attuale è che tristezza, nausea e grettezza del cuore non sono solo problemi dell'individuo, ma anche fenomeno sociale di prim'ordine. Chiunque prenda sul serio Dio, rinuncia a suonare la ritirata dietro le barricate: seguirà piuttosto la traccia luminosa della gioia - nella storia e nel presente. Questa gioia può vincere la tristezza del mondo, perché è sorella della speranza».
Una raccolta di saggi sulla missione della Chiesa e sul suo ruolo evangelizzatore pensata in occasione del Mese Missionario Straordinario voluto da Papa Francesco per l'ottobre 2019. Al suo interno sono presenti i contributi del cardinale Thomas Collins, di Giampietro Dal Toso, del cardinale Walter Kasper, del cardinale Kurt Koch e di George Augustin.
Nel nostro tempo si parla poco della morte, si cerca di nasconderla e di renderla un tabù; anche la predicazione affronta questo argomento raramente e con imbarazzo. Eppure la consapevolezza del destino ultimo si riflette sul nostro agire attuale, perché ne va del senso della vita e dell’atteggiamento morale. Questo libro offre un piccolo spaccato della teologia contemporanea sull’escatologia: il primo saggio, di Walter Kasper, affronta l’argomento da una prospettiva soprattutto meditativa ed esistenziale; il secondo, di George Augustin, mette a confronto la fede cristiana nella risurrezione della carne con la dottrina della reincarnazione; l’ultimo, ancora di Kasper, evidenzia il rapporto tra liturgia ed escatologia. Un libro che invita a riflettere sulla morte per orientare da subito la nostra esistenza, illuminati dalla speranza.
Il cardinal Kasper è uno dei più noti e influenti teologi cattolici contemporanei. Con la sua riflessione sulla misericordia, che rinsalda il legame fra teologia e vangelo di Gesù, in presa diretta con la prassi, Kasper si è rivelato una delle fonti d'ispirazione del pontificato di papa Francesco.
Mantenendo sullo sfondo le sue vicende biografiche e personali, il teologo Walter Kasper viene qui presentato da George Augustin svolgendo una panoramica complessiva del suo pensiero. Nei testi-chiave degli ultimi anni, appositamente selezionati per questa raccolta e in gran parte inediti in italiano, traspare il suo volto di docente di dogmatica, emerge il suo qualificato profilo di esperto di ecumenismo e risalta pure la sua profondità come autore di scritti spirituali.
Ecco allora una sorta di antologia ragionata del Kasper teologo, vescovo, cardinale, che ne compendia il pensiero più autorevole e maturo.
Negli ultimi decenni, non c’è documento papale che sia stato tanto atteso, prima, e tanto serratamente discusso, poi, come Amoris Laetitia: se n’è fatto un pomo della discordia. Prendendo atto di questo bizzarro “primato”, il cardinal Kasper riporta l’attenzione dei lettori sul cuore pulsante dell’esortazione apostolica: indicare come e in che cosa la chiesa, dato l’attuale contesto, può contribuire positivamente alla riuscita dell’amore in famiglia e nel matrimonio.
Lungi da qualsiasi intenzione polemica, il porporato tedesco si impegna a dimostrare che papa Francesco non propugna alcuna dottrina “nuova”. Amoris Laetitia si colloca in perfetta continuità con la tradizione autentica della chiesa, non da ultimo con Tommaso d’Aquino, il Vaticano II e il magistero degli ultimi pontefici. E, in maniera del tutto conseguente, Amoris Laetitia sviluppa per l’oggi un patrimonio tradizionale e al tempo stesso attuale, segnando un progresso nella comprensione della verità – quella verità che è stata rivelata una volta per sempre.
La chiamata di Gesù riguarda tutti: è allo stesso tempo un'esortazione e una promessa. Compito di tutti i cristiani è annunciare il Vangelo nella società attuale. Questo libro rappresenta un invito, rivolto a tutti, ad ascoltare la chiamata di Cristo a far propria la missione evangelizzatrice come un invito personalizzato, un anelito che viene dal cuore. Con le sue riflessioni, l'Autore ha lo scopo di lanciare una provocazione: evangelizzare non è sinonimo di autocelebrazione da parte della Chiesa. È una chiamata ad un rinnovamento della Chiesa, a un atteggiamento di conversione in tutti coloro che fanno parte attiva della comunità cristiana.
Nella tensione verso l'unità è arrivato il momento di ripensare il processo in modo nuovo a livello di interiorità e di Spirito, ricomprendere gli sforzi per l'unità della Chiesa come una autentica vocazione cristiana, cercando di attuare la «cattolicità» in tutta la sua pienezza, nella concretezza dell'essere cristiani. Ecumenismo spirituale come stile di vita del cristiano: solo così, anche nell'attuale «inverno ecumenico», potremo trovare le energie spirituali in grado di restituirci serenità. Perché lo Spirito Santo può donarci la forza di procedere con pazienza lungo le fatiche di quella via che conduce verso «tutta la verità». Se l'ecumenismo non viene inteso come percorso integralmente spirituale, può rapidamente infiacchirsi ed esaurire le energie.
L'autore, partendo dalla Scrittura e dalla teologia, sviluppa il concetto di misericordia per la condotta e la spiritualità del cristiano: è l'energia che viene dal cuore stesso di Dio, e la chiave di accesso al cuore dell'uomo.
Nel libro "La Chiesa secondo papa Francesco", partendo dagli stimoli dell'Esortazione apostolica Evangelii gaudium, George Augustin si propone di far riscoprire ai cristiani la gioia del Vangelo, per poterla comunicare ai propri contemporanei, specialmente i più poveri. Nei diversi capitoli, l'autore affronta il tema dell'evangelizzazione in un contesto secolare: come essere testimoni di Cristo, comprendere e vivere oggi la chiesa di Gesù Cristo. Come scrive Augustin, "la lettera apostolica Evangelii gaudium di papa Francesco è il segnale per un nuovo cammino. Il suo espresso desiderio è che tale segnale possa divenire un impulso durevole per mettere in movimento la vita della Chiesa. Il Vangelo dev'essere annunciato nella situazione concreta del mondo in risposta alle domande e alle necessità degli uomini. Il Papa ci chiama a una rivoluzione creativa, fondata e radicata nella logica dell'amore di Cristo, che si traduce in fraternità e misericordia. La partecipazione a tale rivoluzione d'amore costituisce oggi la nostra chiamata missionaria". Nell'ultimo capitolo del libro, l'autore presenta dodici "passi" pratici per una spiritualità missionaria: coltivare la relazione personale con Dio; essere imitatori di Cristo; essere contenti di quanto di buono c'è nella Chiesa, incontrare Cristo nei poveri?
Questo libro incoraggia a essere sacerdoti, e a esserlo gioiosamente. Non propone affatto una qualche immagine aggiornata del sacerdote, una sua nuova spiritualità o una nuova concezione della pastorale.
Richiama semplicemente alla coscienza il centro immutabile della vocazione sacerdotale: è decisivo rivolgere lo sguardo, con fede, a Gesù Cristo e tenere davanti agli occhi il nucleo permanente della concezione cattolica della natura della chiesa. Intendere così il ministero presbiterale come un dono per la glorificazione di Dio renderà possibile organizzare bene la vita del sacerdote e della comunità ecclesiale, mantenendo sullo sfondo i dibattiti contemporanei sull’argomento.
«Il libro unisce una grande esperienza personale a una matura riflessione teologica. Senza limitarsi alle cose superficiali e senza offrire ricette a buon mercato, Augustin porta alla luce tesori sotterrati e ampiamente dimenticati, e li fa di nuovo brillare; indica il centro del ministero sacerdotale, costituito dall’amicizia con Gesù Cristo; parla della partecipazione alla vita di Dio, anzi di una nuova passione per Dio. Per queste ragioni il suo libro irradia entusiasmo» (dalla Prefazione del card. Walter Kasper).
La Costituzione Sacrosanctum Concilio del Concilio Vaticano II definisce la liturgia come il culmine a cui tende tutta l'azione della Chiesa e, allo stesso tempo, la fonte da cui essa trae le proprie energie. Oggigiorno si fa strada la necessità di una rinnovata riforma liturgica che faccia della tradizione la sua fonte di energia. Gli autori del volume intendono offrire stimoli teologici e pastorali in vista di una comprensione del senso più profondo della liturgia della Chiesa.
Preparato da un lavoro decennale di studio e di magistero accademico la Cristologia di Walter Kasper è un'opera che si richiama alla scuola cattolica di Tubinga e in particolare agli schemi cristologici di Karl Adam e di Josef Ruprecht Geiselmann. Intento dell'opera non è quello di ripetere in modo sterile i vecchi discorsi, e nemmeno di ragguagliare, sfruttando l'enorme materiale a disposizione, sulle innumerevoli e nuove questioni di carattere esegetico, storico e sistematico. Qui si mira piuttosto ad evidenziare, con una riflessione approfondita e metodica, i motivi dominanti della tradizione e della ricerca contemporanea, per vagliarli e utilizzarli in vista di una nuova impostazione sistematica della cristologia, che riproponga in modo responsabile di fronte al pensiero moderno le ricchezze della tradizione e i risultati del dibattito contemporaneo.
Un completo trattato di Cristologia, che viene riedito con una nuova Prefazione (1992) nella quale si sintetizzano gli sviluppi della discussione cristologica nel corso degli ultimi due decenni.
Friedrich Wilhelm Schelling (1775-1854) è uno dei grandi filosofi dell'idealismo tedesco. Amico di Fichte ed Hegel esercitò un notevole influsso su di loro, prendendone poi le distanze per svolgere un pensiero autonomo. Nella sua attività accademica impresse diverse svolte al proprio pensiero, tra cui quella finale nota come l'ultima filosofia. Sottraendosi a un idealismo razionalistico, Schelling tenta di superare l'opposizione tra filosofia e teologia recuperando al discorso filosofico i contenuti della rivelazione cristiana.
Un tentativo che attira sempre più l'interesse degli studiosi contemporanei, il noto teologo di Tubinga, Walter Kasper, è intervenuto sull'argomento con l'opera ormai classica che viene ora presentata al pubblico italiano. Il punto di convergenza tra Schelling e l'annuncio cristiano viene individuato nella storia dove l'uomo può essere libero con una comprensione della realtà a partire dall'assoluto concepito come Provvidenza. Da questo presupposto vengono riguadagnati in filosofia concetti come tempo-eternità, la Trinità, il peccato, mito e rivelazione, Cristo, la Chiesa.
Una grande interpretazione storica che diviene l'occasione per riproporre una sfida a filosofia e teologia: pensiero storico e speculativo non sono separabili, l'assoluto non è una realtà concettuale, ma il Dio che si è rivelato nella storia.
«Credo in Dio»: è la prima, la più importante e onnicomprensiva enunciazione della fede cristiana. Ma come si può formulare oggi con responsabilità questa confessione di fede di fronte a un ateismo esplicito, fenomeno che il concilio Vaticano II reputa «fra i più gravi del nostro tempo»? È l'interrogativo di fondo di ogni teologia cristiana, al quale cerca di rispondere in modo sistematico questa trattazione.
La prima parte fa un bilancio su come si pone oggi la questione su Dio. Nella seconda parte si tratta del Dio concreto della storia: il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, il Padre di Gesù Cristo, il Dio che dona all'essere umano vita, salvezza e libertà. Sono così poste le basi per trattare, nella terza parte, la dottrina trinitaria.